LAVORAZIONE E POSA DEI PANNELLI
I pannelli ICF ITALIA giungono in cantiere in appositi pallets, distinti per tipologie di spessori e organizzati con le varie conformazioni (pannelli dritti, pannelli angolari, eventuali pezzi speciali).
La posa inizia scegliendo una parete (possibilmente la più lineare) e posizionando i primi pannelli ai due angoli contrapposti che la delimitano. La realizzazione degli angoli può avvenire mediante i pezzi speciali o con pannelli lineari, che possono essere composti con facilità.
L’assemblaggio dei pannelli prevede l’inserimento degli elementi connettori interni nelle guide e, fila per fila, il collocamento del ferro orizzontale di armatura, che dovrà essere disposto in modo “sfalsato” nelle apposite sedi predisposte nei distanziali, al fine di creare un’asola per il passaggio dei ferri verticali che verranno posti in opera successivamente.
Terminata la seconda fila (max terza fila) è opportuno verificare con precisione la planarità, la verticalità e l’orizzontalità dei pannelli posati, eseguendo fin da subito eventuali correzioni. E’ opportuno quindi iniziare a porre in opera gli appositi “puntelli” per l’appiombamento ed il fissaggio delle pareti. I tagli vengono effettuati con semplicità mediante seghe circolari, a nastro o con cutter, seguendo le apposite linee di taglio premarcate nella superficie dei pannelli.
STRUTTURE
Terminate le precedenti operazioni di assemblaggio e verificata la corretta esecuzione delle stesse si può procedere con la posa delle armature verticali (che vengono calate dall’alto) e con il getto, che verrà eseguito mediante pompaggio del cls. Solitamente, per pareti di spessore 15-20cm e con medie armature si opera con cls di slump S4 e inerti con granulometria inferiore a 20mm, eseguendo il getto a partire dalla zona centrale della parete e muovendo la pompa lungo il perimetro dell’edificio affinchè il cls si disponga per “strati” di altezza non superiore a 60-80cm.
EDIFICI ALLO STATO GREZZO
Gli edifici ICF ITALIA si presentano, allo stato grezzo, come mostrato nelle figure seguenti, ovvero con superfici completamente ricoperte di polistirene e quindi prive di qualunque discontinuità o di ponti termici. Risultano inoltre predisposti appositi elementi inglobati nei pannelli (sia delle pareti sia dei solai) per il fissaggio delle lastre di finitura, che vengono posate dopo aver predisposto gli impianti.
INTERAZIONE ICF CON ALTRI SISTEMI
Le pareti realizzate con pannelli ICF possono interagire tranquillamente con strutture in legno (intese sia come solai sia come vere e proprie porzioni dell’edificio), in acciaio, in cemento armato tradizionale o in prefabbricato. La versatilità del sistema ICF permette di realizzare le più svariate modalità di aggancio delle travi in legno o di connessione ad altri elementi strutturali. Sono disponibili a tal proposito vari dettagli operativi ormai standardizzati, in parte disponibili nella sezione download.
FINITURE
Internamente, pur essendo possibile utilizzare anche finiture cementizie, è caldamente consigliato operare mediante sistemi a secco (lastre in gesso o cartongesso) che consentono, in modo veloce e con costi contenuti, di terminare il lavoro aumentando anche le prestazioni termoacustiche dell’involucro. Occorre infatti precisare che il sistema ICFITALIA permette l’applicazione delle finiture a secco senza necessità di creare le cosiddette “sottostrutture”, avendo all’interno apposite predisposizioni (ben evidenziate in superficie) per l’avvitamento delle lastre. In alternativa le lastre possono essere incollate sul polistirene.
Le tipologie di finiture praticabili sul lato esterno delle pareti sono le stesse dei sistemi a cappotto, pertanto un edificio ICF ITALIA, una volta terminato, risulta indistinguibile da uno tradizionale.